Snowboard Design – Torino 23.10.2008
S’è respirata aria di snowboard e montagna ieri sera nel centro di Torino, nel Cortile del Maglio, all’inaugurazione dello Snowboard Design, un evento inserito nella Torino World Design Capital.
Un evento ideato dalla designer Cristina Toscanini e realizzato da Convention Team con Lucia Pollono e Lucia Lorenzi.
L’idea originale è stata di riunire il mondo del design con il mondo e la storia dello snowboard. Sono stati coinvolti 17 creativi tra artisti, grafici, illustratori e designer, cui è stato chiesto d’interpretare la grafica della tavola da snowboard (soletta e serigrafia), che sono esposti ora nel Cortile del Maglio.
Idea apprezzata da Giovanni Carlo Verri (Presidente della Camera del Commercio di Vercelli) e da Ruben Abbattista (Responsabile Relazioni Esterne Torino 2008 World Design Capital) che hanno parlato in apertura di serata.
Fulcro di questa fusione è stato il ricordo di Beppe Demonte, che ci ha lasciati da poco, ma è vivo nel ricordo della famiglia e di tanta gente che era presente a questa serata. Beppe era uno dei pionieri dello snowboard, poichè iniziò nel 1986, era un designer, visto che si laureò con una tesi sullo scarpone step-in, era un comunicatore, poichè ideò la rivista Entry, e costruì le tavole con il marchio Rough. Ma soprattutto era uno con cui si andava in fuoripista in neve fresca nei boschi, il sogno di tutti quelli che amano questo sport e la montagna.
Presentando questa serata ho rivisto anche gli amici di un tempo, come Beppe Cargnino, autore tra l’altro del primo libro sullo snowboard, con il quale si sono ricordati i tempi passati, in cui è nato e si è sviluppato lo snowboard.
Ricordi del tempo che fu anche nel Museo dello Snowboard di Dino Bonelli, che soprattutto ha consentito l’esposizione del primo snowboard, il mitico Snurfer realizzato da Sherman Poppen nel 1966.
Lo snowboard, la montagna, l’alpinismo ed i viaggi sono stati raccontati da Marco Galliano, il primo snowboarder italiano a scendere dai 7546 metri del Muztagh-Ata in Cina. Marco da anni è uno dei migliori snowboarder-alpinisti italiani ed europei, e coniuga l’agonismo delle gare con i viaggi. E da compagno di mille sfide sportive, ha progetti ambiziosi per il 2009, visto che punta a ben figurare nella neonata Coppa Italia di Snowboard Alpinismo e nell’agosto del prossimo anno alla discesa dal Cho Oyu, montagna alta 8201 metri, in Himalaya.
Per finire la serata, Peter Gauna, pioniere dello snowboard freestyle e soprattutto organizzatore dei mitici camp BigA, che tanto hanno contribuito a far crescere il livello dei freestylers italiani grazie alla cura e all’organizzazione delle strutture. Grazie a Peter ho potuto presentare ed intervistare Tato Renzo Chiala, che ricordavo bambino di 10 anni, quando il papà, che veniva a snowboardare con il nostro gruppo, iniziò a portarlo sulla neve. Nel corso degli anni questo ragazzino ha preso lo snowboard sul serio, ed è diventato uno dei rider italiani più forti e conosciuti, facendo parte del Team Burton Internazionale.
Poi da Sappadda, apposta per quest’evento, sono venuti Giacomo e Filippo Kratter, le stelle del freestyle italiano.
Da Giacomo Kratter abbiamo avuto i ricordi dei suoi successi, come il campionato mondiale ISF junior Half Pipe nel 2001, e poi il quarto posto alle olimpiadi 2002 di Salt Lake City. Soddisfazione e lacrime nel sua stanza dopo la giornata, perché una medaglia alle olimpiadi è un sogno anche per i freestyler. Comunque si è guadagnato rispetto e considerazione da parte di tutto il mondo dello snowboard internazionale. Giacomo ha avuto un brutto infortunio un paio di stagioni fa’, ma sta tornando ai suoi livelli.
Considerazione di cui gode anche suo fratello Filippo, che non partecipa a gare, ma è diventato uno delle stelle protagoniste dei video americani. Vive là per una parte dell’anno e gira il mondo per fare filmati. Per lui lo snowboard è la ricerca della perfezione del gesto, i salti e le figure realizzate in aria sono una forma d’arte, il suo modo d’andare in snowboard l’espressione della sua creatività.
Quindi Peter Gauna ha presentato in anteprima il video Try Again della Random Video Production, i cui registi e autori stanno cercando di percorrere una via italiana nella realizzazione di quello che un tempo era riservato solo alle classiche produzioni americane. Design, arte, comunicazione made in Italy per la crescita del nostro sport.
La mostra continua fino a domenica 26 nel Cortile del Maglio a Torino.